NNel colpo di Stato 'soft' che gli consente anche di presiedere una cerimonia come se nulla fosse accaduto, il presidente dello Zimbabwe Robert Mugabe viene abbandonato da tutti: dopo i militari e l'alleato cinese, ora anche il partito, i veterani di guerra e soprattutto la gente comune. Che oggi scenderà in piazza per una grande manifestazione per chiedere la sua rimozione immediata. Pur 'confinato' da due giorni nella sua residenza, la lussuosa 'Casa Blu', Mugabe è apparso in pubblico per la prima volta dopo l'intervento del'esercito: ha aperto una cerimonia di consegna di diplomi di laurea in un'università della capitale con tanto di toga accademica blu sulle spalle e tocco quadrato sul capo, camminando su un tappeto rosso. I suoi 93 anni si sono fatti sentire e lo si è visto appisolarsi durante i discorsi, applaudendo a caso. Insomma come se i 37 anni di potere dovessero continuare ancora a renderlo indiscutibile e magari a perpetuarsi attraverso l'ormai impossibile lascito ereditario della presidenza alla moglie Grace. Invece il 'suo' partito di governo, lo Zanu-Pf, gli ha voltato le spalle chiedendo la rimozione attraverso pronunciamenti di tutte e 10 le sue sezioni provinciali. La potente associazione dei veterani di guerra, che un tempo lo sosteneva, attraverso il suo presidente Chris Mutsvangwa gli ha intimato di andarsene subito, altrimenti gli verrà reso "pan per focaccia": del resto ormai è solo "un vecchio che ha perso il controllo di sua moglie", lo ha irriso Mutsvanga riferendosi al giallo su dove si trovi in queste ore la la quasi-ex First Lady. E domani si farà sentire la gente in una manifestazione che si preannuncia massiccia a pacifica dato che l'esercito dichiaratamente l'appoggia. L'appello degli organizzatori è a manifestare ad Harare a sostegno delle Forze armate che vogliono "rimuovere Mugabe dal potere". "Non possiamo permetterci di avere Mugabe di nuovo come presidente con sua moglie. Non possiamo avere una persona di 93 anni che governi ancora più di 15 milioni di persone", si afferma in un manifesto che indice il corteo. A guidare le forze armate è un generale, Constantino Chwenga, alleato del vicepresidente Emmerson Mnangagwa, detto il 'coccodrillo': è stata la sua defenestrazione avvenuta il 6 novembre a innescare la reazione dei militari di questa settimana. La Cnn ha rilanciato l'ipotesi che Chiwenga sia stato in visita a Pechino qualche giorno prima del golpe proprio per ricevere il beneplacito della Cina, alleato di vecchia data di Harare e maggiore investire straniero del paese ma negli ultimi anni scontento per le "enormi perdite" causate dalle politiche di Mugabe e dalla chiusura di progetti. I militari hanno annunciato che stanno trattando con il presidente le modalità di una sua uscita di scena e "presto" sono attesi risultati. Per martedì il parlamento è convocato per discutere di un suo impeachment e ci sono segnali contrastanti sul fatto che "coccodrillo" sia già rientrato in Zimbabwe o meno, attendendo comunque un'uscita di Mugabe per palesarsi in maniera meno destabilizzante possibile.
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