/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Salgono a 300 i morti in Libia a causa degli scontri in atto

Salgono a 300 i morti in Libia a causa degli scontri in atto

L'Amsi: "Tra le vittime si contano 90 bambini e 100 donne"

29 aprile 2019, 11:45

Redazione ANSA

ANSACheck

Tripoli © ANSA/EPA

Tripoli © ANSA/EPA
Tripoli © ANSA/EPA

Salgono a 300 i morti in Libia a causa degli scontri in atto: tra le vittime si contano 90 bambini e 100 donne. È il bilancio aggiornato ad oggi reso noto dal presidente dell'Associazione medici di origine straniera in Italia (Amsi) Foad Aodi, in diretto contatto con i medici libici negli ospedali e nelle zone del conflitto. I medici libici, afferma Aodi, riferiscono che la notte scorsa è stata caratterizzata da "attacchi aerei su Tripoli da parte dell'esercito utilizzando aerei senza pilota con numerosi danni alle abitazioni, morti e feriti sotto le macerie". Gli sfollati, secondo l'Amsi, sono più di 40 mila, di cui il 50% donne e il 25% minorenni. I medici libici rendono inoltre noto che nei prossimi giorni saranno operate 45 donne e minorenni da un chirurgo francese presso l'ospedale di Bengasi.

'Haftar ha usato aerei stranieri contro i civili disarmati', è la denuncia del governo di unità nazionale sottolineando il 'lassismo e il silenzio' della missione Onu e del Consiglio di sicurezza'. Intanto la Compagnia petrolifera  libica chiede l'immediata cessazione delle ostilità che mette a rischio la produzione e l'economia nazionale.

Libia, Conte vede Putin e Sisi: insieme per soluzione

Khalifa Haftar "tenta di ripetere in miniatura le gesta di Hitler", è solo l'ultimo esempio di "minaccia alla regione del Maghreb, che è indivisibile": così il il ministro dell'Interno del governo di accordo nazionale libico, Fathi Bashaga, incontrando a Tunisi l'omologo Hisham al Furati. "Il Maghreb arabo è in pericolo, a meno che i suoi Paesi non si uniscano contro la dittatura, Tripoli è solo l'inizio", ha ammonito Bashaga.

"Vi invito ad unirvi alla mia preghiera per i profughi che si trovano nei centri di detenzione in Libia, la cui situazione, già molto grave, è resa ancora più pericolosa dal conflitto in corso. Faccio appello perché specialmente le donne, i bambini e i malati possano essere al più presto evacuati attraverso corridoi umanitari". Lo ha detto papa Francesco al termine del Regina Coeli in Piazza San Pietro.

E' salito a 40.100 il numero degli sfollati dall'inizio degli scontri armati a Tripoli e dintorni. Lo scrive l'Ufficio delle Nazioni Unite per gli Affari umanitari (Ocha) in un aggiornamento sulla situazione, precisando che le aree a sud di Ain Zara, Khala, Azizya, Qasr Bin Ghashir, Wadi Rabiya e Suani sono largamente inaccessibili agli operatori umanitari a causa dei combattimenti e che la comunità internazionale dell'assistenza continua a chiedere una tregua e un corridoio umanitario per poter raggiungere coloro che hanno bisogno di aiuto e di essere evacuati. 3.300 rifugiati e migranti restano intrappolati in centri di detenzione situati in aree colpite dai combattimenti o in aree a rischio di conflitto armato.

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

Guarda anche

O utilizza