Di fronte a una drammatica
immagine come quella del corpo di una bambina di pochi mesi
trovato su una spiaggia in Libia, vittima di un naufragio di
alcuni giorni fa, "nessuno con la coscienza al posto giusto può
rimanere indifferente". Lo ha dichiarato la rappresentante Unhcr
in Italia Chiara Cardoletti durante la conferenza stampa di
presentazione del rapporto Global Trends dell'agenzia Onu.
"Sappiamo che la situazione in Libia è molto complicata, la
posizione dell'Unhcr è chiara: i centri in Libia sono molto
pericolosi, la gente è in estrema vulnerabilità e sono molto
problematici", ha spiegato. In questo contesto, "la pandemia ha
reso tutto più complicato, ci ha dato l'opportunità di chiuderci
in noi stessi in questa paura di questa situazione di
vulnerabilità", ma ci ha anche fatto capire che "la solidarietà
è una cosa importante", ha aggiunto. "Non è respingendo bambini
di 4-5 mesi che potremo trovare una soluzione a questo problema.
Bisogna tornare a parlare di valori europei, come continente e
come nazione, in un Paese come l'Italia che ha fatto tanto e sta
facendo tanto".
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