Prosegue la visita pastorale di Papa Francesco in Perù. Bergoglio ha attaccato il 'crimine organizzato' ma ha parlato anche di femminicidio.
"Voglio invitarvi - ha detto durante la celebrazione mariana per la Virgen de la Puerta, nella Plaza de Armas, a Trujillo - a lottare contro una piaga che colpisce il nostro continente: i numerosi casi di femminicidio. E sono molte le situazioni di violenza che sono tenute sotto silenzio al di là di tante pareti". "Vi invito a lottare contro questa fonte di sofferenza chiedendo che si promuova una legislazione e una cultura di ripudio di ogni forma di violenza", ha aggiunto. "Guardando a Maria - ha detto il Papa -, non vorrei concludere senza invitarvi a pensare a tutte le madri e le nonne di questa Nazione; sono vera forza motrice della vita e delle famiglie del Perù. Che cosa sarebbe il Perù senza le madri e le nonne? Che cosa sarebbe la nostra vita senza di loro? L'amore per Maria ci deve aiutare a generare atteggiamenti di riconoscimento e gratitudine nei riguardi della donna, nei riguardi delle nostre madri e nonne che sono un baluardo nella vita delle nostre città. Quasi sempre silenziose portano avanti la vita. E' il silenzio e la forza della speranza. Grazie per la vostra testimonianza!".
"Altre tempeste possono sferzare queste coste e, nella vita dei figli di queste terre, hanno effetti devastanti. Tempeste che ci interpellano anche come comunità e mettono in gioco il valore del nostro spirito. Si chiamano violenza organizzata, come il 'sicariato' e l'insicurezza che esso crea". Lo ha detto papa Francesco nella messa a Trujillo, sulla spianata costiera di Huanchaco, dove sono stimate 200mila persone presenti. "La mancanza di opportunità educative e di lavoro, specialmente tra i più giovani, che impedisce loro di costruire un futuro con dignità - ha elencato il Pontefice in tema di 'tempeste' che minacciano le popolazioni locali -; la mancanza di un alloggio sicuro per tante famiglie costrette a vivere in zone ad alta instabilità e senza accessi sicuri; come pure tante altre situazioni che voi conoscete e soffrite, che come le peggiori inondazioni abbattono la mutua fiducia, tanto necessaria per costruire una rete di sostegno e di speranza. Inondazioni che investono l'anima e reclamano da noi l'olio che abbiamo per farvi fronte". "Voglio dirvi - ha aggiunto il Papa -: non c'è altra via d'uscita migliore di quella del Vangelo, e si chiama Gesù Cristo. Riempite sempre la vostra vita di Vangelo". "Con Gesù l'anima di questo popolo di Trujillo potrà continuare a chiamarsi 'la città dell'eterna primavera' - ha concluso il Pontefice -, perché con Lui tutto diventa occasione di speranza".
Trujillo incontra studenti Scholas Occurrentes - Un gruppo di studenti in rappresentanza dei più di 200 giovani di 34 scuole pubbliche, private, religiose e laiche del Perù che hanno partecipato ai programmi di Scholas Ciudadania nel Paese - promossi dalla Fondazione Scholas Occurrentes sostenuta dal Pontefice - avranno oggi un incontro privato con papa Francesco a Trujillo, nel quale converseranno con lui sulle problematiche che più li coinvolgono e i progetti che propongono per superarle nelle loro città e nei loro paesi. Scholas, con il supporto del Ministero della Pubblica Istruzione peruviano e finanziato dalla Banca Inter-American Development Bank (Idb), è riuscita a coinvolgere i giovani nella risoluzione di problemi delle loro comunità attraverso la ricerca e il lavoro sul campo, e quindi a contribuire alla costruzione di una società migliore. Nonostante siano in vacanza scolastica, più di 200 studenti delle scuole superiori tra i 15 ei 17 anni hanno partecipato ai programmi di Scholas Cittadinanza per due settimane, tra il 4 e il 12 gennaio, e identificato e selezionato "discriminazione" e "centralismo" come i due problemi che più colpiscono i giovani. Scholas Occurrentes firmerà un accordo col Ministero della Pubblica Istruzione del Perù per continuare il lavoro di integrazione e di pace con studenti di altre regioni e per quello avrà il supporto dell'Idb.
Piccolo imprevisto, cambia auto per ruota bucata - Lungo il tragitto che lo conduceva dall'aeroporto di Lima al Palazzo del Governo, papa Francesco ha avuto oggi un piccolo imprevisto: ha dovuto cambiare l'auto su cui viaggiava - la Fiat 500L che usa per gli spostamenti qui in Perù - a causa di una ruota bucata. Il taglio alla gomma che ne ha provocato lo sgonfiamento, come ha riferito il direttore della Sala stampa vaticana Greg Burke, è capitato a circa 3-4 chilometri dal Palazzo presidenziale. Il cambio dell'auto è stato comunque molto rapido e il Papa non ha subito ritardi rispetto alla tabella di marcia della giornata.
Il programma di oggi - Nel penultimo giorno della sua visita in Perù e del viaggio apostolico che lo ha portato prima anche in Cile, papa Francesco si è trasferito da Lima a Trujillo, seconda città del Paese, sulla costa settentrionale, nota per la bellezza del suo centro storico di impianto coloniale. Il Papa partirà in aereo da Lima alle 7.40 locali (le 13.40 italiane) per atterrare a Trujillo un'ora e mezza dopo. Alle 10.00 (le 16.00 in Italia) celebrerà la messa sulla spianata costiera di Huanchaco, meta dei surfisti, che può accogliere circa 500 mila fedeli. Quindi girerà in 'papamobile' nel quartiere 'Buenos Aires', colpito nell'aprile del 2017 dalle inondazioni provocate da 'El nino'. Alle 15.00 (le 21.00 italiane) è prevista una breve visita alla cattedrale, mentre mezz'ora dopo, nel Colegio Seminario San Carlos y San Marcelo, il Papa incontrerà i sacerdoti, i religiosi e i seminaristi delle Circoscrizioni Ecclesiastiche del Nord del Perù. Alle 16.45, infine (le 22.45 in Italia), celebrazione mariana per la Virgen de la Puerta nella centrale Plaza de Armas. La partenza in aereo per Lima è fissata alle 18.15 locali (le 00.15 di domani in Italia).
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