Una banda di individui
armati ha fatto irruzione in una casa di Ciudad Juárez, città
messicana alla frontiera con gli Stati Uniti, uccidendo 11
persone che si trovavano al suo interno. Lo ha reso noto la tv
Milenio.
La Procura generale ha reso noto che le vittime sono otto
uomini, i cui cadaveri avevano le mani legate dietro la schiena
e presentavano segni di tortura, e tre donne, denudate prima di
essere uccise. Tutti i corpi sono stati rinvenuti a testa in giù
e con colpi d'arma da fuoco in testa.
L'emittente ha poi segnalato che nella casa c'erano varie
dosi di anfetamina (in gergo 'Cristal' e 'El foco') e gli
inquirenti presumono che l'abitazione fosse un 'picadero', cioè
un luogo dove la gente si riunisce per drogarsi collettivamente.
Il giorno precedente al massacro nella zona è avvenuto un
duro scontro fra bande di narcotrafficanti in cui è morto Juan
Arturo Padilla Juárez, conosciuto come El Genio ed uno dei
leader degli Los Aztecas.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA