L'ex presidente del Brasile Luiz Inacio Lula da Silva ha lasciato a Soprintendenza della polizia federale a Curitiba, dove era detenuto dall'aprile 2018 in seguito a una condanna per corruzione e riciclaggio.
Il giudice brasiliano Danilo Pereira Jr, del tribunale penale federale di Curitiba, ha accolto infatti la richiesta della difesa dell'ex presidente per la sua scarcerazione e lo ha autorizzato a lasciare la prigione di Curitiba, dove stava scontando la sua pena.
Pereira Jr. sta sostituendo Carolina Lebbos, alla quale si erano rivolti i legali dell'ex capo dello Stato subito dopo la decisione presa la notte scorsa dalla Corte suprema, che per 6 voti favorevoli e 5 contrari ha modificato la propria giurisprudenza stabilendo che un imputato possa essere privato della libertà solo dopo aver esaurito tutti i ricorsi possibili. L'ex presidente-operaio è già stato condannato in tre gradi nel caso del cosiddetto "triplex di Guarujà", ma può ancora ricorrere proprio alla Corte suprema. In questo senso, quindi, Lula è rientrato a pieno titolo nella situazione contemplata ieri dai giudici del massimo tribunale brasiliano.
La Lebbos, che è la responsabile per l'esecuzione della sentenza di Lula, si trova attualmente in ferie.
L'ex presidente del Brasile, in precedenza, ha dichiarato che uscirà di prigione "più a sinistra" di quando vi è entrato. L'ex presidente-operaio ha anche reso noto che, una volta fuori, farà "un grande discorso alla nazione" e una partita di calcio con i membri del Movimento dei lavoratori senza terra (Mst).
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