Il governo argentino ha
annunciato che proibirà il linguaggio inclusivo di genere nelle
forze armate. L'obiettivo del divieto è quello di "eliminare
l'uso scorretto del linguaggio che potrebbe portare a
interpretazioni errate... influenzando l'esecuzione degli ordini
e la condotta delle operazioni militari", si legge in una
risoluzione pubblicata sui social dal ministero della Difesa.
Allo scopo, il ministro della Difesa, Luis Petri, lancerà una
campagna di sensibilizzazione che dettaglierà il divieto
dell'uso di un linguaggio inclusivo e implementerà sessioni di
formazione per delineare il nuovo codice per il personale
militare.
Il cosiddetto linguaggio inclusivo non è mai stato
ufficialmente approvato in ambito militare, ma nel 2020 l'allora
ministro della Difesa, Agustín Rossi, affermò che il governo non
ignorerà "i cambiamenti culturali nelle relazioni di genere".
Ciò portò a distinzioni non ufficiali come "soldado" e "soldada"
La nuova direttiva dell'esecutivo di Javier MIlei stabilisce
però che in ambito militare lo spagnolo dovrà essere utilizzato
"secondo le regole stabilite dalla Reale accademia spagnola e i
regolamenti e manuali in vigore nelle Forze armate".
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