La crisi economica che
attanaglia Cuba è stata accompagnata negli ultimi mesi anche da
un incremento della repressione contro la dissidenza portata
avanti dal governo di Miguel Diaz-Canel.
Lo denuncia l'Osservatorio cubano per i diritti umani (Ocdh)
in un documento che dà conto di almeno "282 azioni repressive e
95 arresti ingiustificati a febbraio, 71 dei quali riguardano
donne".
La ong con sede a Madrid ha raccolto inoltre 186 denunce di
"abusi contro civili" e 63 denunce di "azioni contro prigionieri
politici, detenuti comuni e loro familiari".
In totale, riferisce Ocdh, si tratta di oltre 600 azioni
repressive legate alla violazione di diritti civili e politici
dall'inizio dell'anno.
Le ultime misure economiche introdotte dal governo di Cuba
nel tentativo di dare slancio a un'economia sempre più in crisi
hanno ottenuto finora l'effetto contrario portando a un
ulteriore e generalizzato aumento dei prezzi e a un conseguente
incremento della povertà già rilevata in precedenza all'88%.
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