Il presidente messicano
Andrés Manuel López Obrador ha firmato un decreto con cui ha
ufficializzato l'approvazione da parte del Senato del Fondo
pensioni per il benessere, una iniziativa che si propone di
garantire a tutti i pensionati messicani una remunerazione
mensile degna.
Commentando l'iniziativa, la ministra dell'Interno, Luisa
María Alcalde, non ha esitato ieri a sostenere durante la
cerimonia che l'1 maggio 2024 sarà "una giornata che passerà
alla storia".
La nuova legge stabilisce una riforma del sistema
pensionistico messicano con l'obiettivo che i lavoratori
messicani che hanno iniziato a contribuire dal 1997 - anno in
cui è stata modificata la legge sulla previdenza sociale - e che
guadagnano meno di 17.000 pesos (932 euro) ricevano, al momento
di pensionarsi, un emolumento non inferiore al loro ultimo
stipendio.
Con questo nuovo schema che prevede la creazione di un fondo
fiduciario pubblico nella Banca del Messico affinché le pensioni
corrisposte equivalgano all'ultimo stipendio percepito dal
lavoratore, ha osservato López Obrador, "continua il processo di
correzione delle politiche neoliberiste attuate in Messico dagli
anni '90".
Dal punto di vista operativo, la ministra Alcalde ha
assicurato che
"la prima pensione prevista da questo nuovo regime - fortemente
avversato dall'opposizione in Parlamento - verrà pagata a
partire dall'1 luglio".
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