Sono lontani i tempi in cui
il candidato ultraliberista alla presidenza dell'Argentina,
Javier Milei, parlava della Cina come di una "dittatura
comunista" con cui un suo eventuale governo non avrebbe tenuto
nessun tipo di relazione.
Il presidente in carica Milei oggi ringrazia infatti Pechino
"per la fiducia depositata nel suo governo" con la decisione di
rinnovare lo swap di 5 miliardi di dollari tra la Banca centrale
argentina (Bcra) e quella cinese.
Una decisione, si legge in una nota dell'ufficio della
presidenza argentina, che rappresenta "un sollievo per il
sistema finanziario argentino" e che "contribuisce al
risanamento del bilancio della Bcra".
La nota conclude quindi affermando che "il rapporto
rispettoso tra i due Paesi è fondamentale per lo sviluppo
commerciale e la prosperirà di entrambi i popoli".
La decisione del governo di Xi Jinping di rinnovare lo swap è
giunta questa settimana a pochi giorni dalla scadenza e nelle
ultime ore sono circolate anche voci insistenti, non smentite
dal governo argentino, su un possibile viaggio del presidente
Milei a Pechino entro l'anno.
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