Il governo dell'Argentina ha denunciato la detenzione "arbitraria" di un sottufficiale della Gendarmeria Nazionale da parte delle autorità venezuelane e ha chiesto il suo rilascio "immediato", avvertendo che "non saranno tollerate" ulteriori azioni di questa natura.
Secondo il
quotidiano La Nacion l'uomo sarebbe stato arrestato con l'accusa
di spionaggio.
"L'Argentina deplora questo tipo di pratiche che
contravvengono ai principi essenziali del rispetto della libertà
individuale e della dignità umana e agirà con fermezza davanti a
tutte le organizzazioni internazionali per chiedere il rilascio
immediato" del primo caporale Nahuel Agustín Gallo, si legge in
una nota congiunta dei ministeri di Esteri e Sicurezza.
Per Buenos Aires l'arresto avvenuto l'8 dicembre è
"arbitrario e ingiustificato".
Secondo il governo argentino
Gallo era infatti in ferie e si era recato in Venezuela per far
visita alla compagna che si trovava nel Paese per motivo di
affari con il figlio dei due.
Gallo era entrato nel Paese dalla Colombia attraverso un
valico di frontiera terrestre con destinazione Táchira quando -
secondo una ricostruzione fatta dal fratello in una Tv locale -
è stato arrestato da sei civili armati che lo hanno portato via
in un furgone nero sequestrandogli il cellulare. Al momento non
si conosce il luogo di detenzione.
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