La squadra di
transizione di Donald Trump ha contattato i governi di Messico
ed El Salvador attraverso canali alternativi per convincerli ad
accogliere alcuni dei milioni di immigrati privi di documenti
che saranno espulsi nell'ambito del suo piano di deportazione di
massa, ha riferito Bloomberg sulla base di fonti vicine ai
negoziati.
Oltre alle conversazioni che Trump ha avuto con la presidente
del Messico, Claudia Sheinbaum, e il presidente salvadoregno
Nayib Bukele, i suoi collaboratori hanno sostenuto discussioni
più approfondite, in alcuni casi casi attraverso imprenditori
come intermediari, sul ritorno dei migranti.
Nella sua prima amministrazione, Trump riuscì a convincere il
Messico ad accogliere le persone espulse dagli Usa. All'epoca,
il governo del Paese latinoamericano giustificò la decisione
adducendo "ragioni umanitarie".
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