Il presidente egiziano Abdel Fattah al Sisi ha inaugurato il nuovo Canale di Suez. Due navi che si incrociano, una proveniente da nord e una proveniente da sud che suonano le sirene. E' il segnale dell'inaugurazione del nuovo Canale di Suez. Un grande applauso in sala stampa e tra i leader mondiali. Il via libera del presidente dopo la firma sul documento che attesta la piena operatività del nuovo Canale. Subito dopo l'annuncio di al Sisi gli aerei della pattuglia acrobati sono sfrecciati nel cielo effettuando una esibizione e poco dopo il cielo si è colorato di fuochi d'artificio.
L'Egitto ha così svelato oggi al mondo, davanti a decine di re e capi di Stato e di governo, la sua nuova opera, il raddoppio del Canale di Suez. Una nuova autostrada del mare che affiancherà quella esistente realizzata a metà del XIX secolo e divenuta oramai inadeguata. Oltre a ridurre i tempi di percorrenza delle navi, il nuovo Canale di Suez consentirà risparmi agli operatori del settore.
Il presidente egiziano Abdel Fattah al Sisi, vestito in uniforme militare, prima dell'inaugurazione è salito a bordo dello yacht al Mahrousa, insieme a decine di leader e capi di Stato, ha effettuanto un sopraluogo nel nuovo Canale di Suez. Elicotteri, aerei e caccia sorvolano la zona dall'alto. Nella nuovo tratto, accanto allo Yacht, anche una fregata e varie imbarcazioni della marina. Dopo il breve giro al Sisi, sceso dallo yacht, si è apprestato ad inaugurare il nuovo tratto del Canale di Suez. Il capo dello Stato ha dismesso l'uniforme militare ed è vestito in abiti civili. Durante il giro in yacht è stato visto insieme ad un bambino di 9 anni che indossava una divisa militare e teneva la bandiera egiziana. Il presidente lo ha abbracciato e si è fermato accanto a lui. Lo riferisce l'agenzia egizia Mena. Il piccolo aveva chiesto di poter partecipare alla cerimonia e secondo fonti citate dalla Mena è stato autorizzato dal presidente.
La storia del Canale data diversi secoli. I primi progetti di una via navigabile che unisse il Mar Rosso al Mediterraneo sembrano risalire infatti al 1850 a.C. quando il faraone Sesostris III della XII dinastia, tentò di costruire una via d'acqua est-ovest che unisse il Nilo con il Mar Rosso a fini commerciali. Intorno al 600 a.C., un altro faraone Neco II (o Nekau), si imbarcò nella stessa impresa ma non vi riuscì. Fu invece grazie al re persiano Dario I, intorno al 270 a.C., che quei lavori vennero ripresi e portati a termine. Tolomeo II, faraone ellenistico, lo restaurò nel 250 a.C., ma nei successivi mille anni il tratto venne modificato, cambiato e distrutto varie volte.
Bisognerà attendere Napoleone Bonaparte che nel 1799, propose durante la sua spedizione in Egitto, di riprendere il progetto di costruire un canale, senza però riuscirvi. Una prima rilevazione, poi rivelatasi sbagliata, concluse infatti che il dislivello tra i due mari era di oltre 10 metri e ciò avrebbe reso necessario un sistema di chiuse. Nel 1833 un ingegnere francese seguace di Saint Simon presentò al viceré d'Egitto Mohamed Ali un progetto che però non fu attuato. Ma è dopo la metà del XIX secolo che l'opera viene finalmente realizzata, grazie a a Ferdinand de Lesseps, diplomatico francese che riuscì ad ottenere una concessione da Said Pascià, viceré d'Egitto, per mettere su una società (Compagnie universelle du canal maritime de Suez), che costruisse un canale marittimo e che lo gestisse per 99 anni. In poco più di dieci anni, tra il 1858 e il 1869 viene completato il primo moderno Canale di Suez che collegò il Mediterraneo al Mar Rosso evitando ai mercantili di dover circumnavigare l'Africa.
Il progetto definitivo fu redatto dall'ingegnere Alberto Negrelli. Il 17 febbraio del 1867 una prima nave lo attraversò, ma solo il 17 novembre del 1869 venne inaugurato alla presenza dell'imperatrice francese Eugenia. Nel 1875, a causa delle gravi difficoltà finanziarie, il pascià Ismail d'Egitto vendette per 4 milioni di sterline la quota del Canale all'Inghilterra. Poi nel 1888 la Convenzione di Costantinopoli decise la neutralità della via marittima, libera e aperta in tempo di guerra e pace a qualsiasi nave civile e militare di ogni Paese.
Durante la Grande Guerra il Canale fu chiuso ai bastimenti non alleati da francesi e britannici e nella Seconda Guerra Mondiale fu difeso nel corso della campagna del Nord Africa. Il 26 luglio 1956 il Presidente Egiziano Gamal Nasser ne annunciò la nazionalizzazione: al tempo la società di gestione era per il 44% controllato da banche e aziende britanniche e per l'altra metà da francesi. Nel giugno del 1967 venne chiuso durante la guerra dei sei giorni con Israele. Otto anni dopo, nel 1975, con il ritiro delle truppe israeliane dal Sinai il presidente Sadat ne decise la riapertura. E domani l'inaugurazione del nuovo tratto, un raddoppio parziale, voluto dal nuovo 'faraone' d'Egitto, il presidente Sisi.
Nuovo Canale di Suez, Sisi a Ismailia per la cerimonia - Il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi ha presenziato allla cerimonia di inaugurazione del Nuovo Canale. Rigidissime le misure di sicurezza nell'area con in campo polizia, esercito e forze speciali. All'evento è prevista la partecipazione di molti capi di Stato e di governo tra cui il presidente francese Francois Hollande, il premier russo Dmitri Medvedev e quello greco Alexis Tsipras. A rappresentare l'Italia ci sarà il ministro della Difesa, Roberta Pinotti. Il presidente egiziano Abdel Fattah al Sisi, vestito in uniforme militare, è a bordo dello yacht al Mahrousa, insieme a decine di leader e capi di Stato, e sta effettuando un sopraluogo nel nuovo Canale di Suez. Insieme al capo dello Stato anche il responsabile dell'autorità del canale Mohab Mamish. Elicotteri, aerei e caccia sorvolano la zona dall'alto. Nella nuovo tratto, accanto allo Yacht, anche una fregata e varie imbarcazioni della marina.
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