Soldati in tenuta antisommossa hanno sparato in Kashmir contro decine di migliaia di manifestanti scesi in piazza a Srinagar sfidando il coprifuoco per partecipare al funerale di un leader ribelle, ucciso il giorno prima dall'esercito indiano nella contesa regione himalayana. Dieci manifestanti sono stati uccisi.
Burhan Wani, capo di Hizbul Mujaheddin (il più importante gruppo ribelle nel Kashmir sotto il controllo dell'India), era stato ucciso dai soldati insieme a due suoi fedelissimi mentre si trovava in uno sperduto villaggio nella zona meridionale di Kokernag.
Quando si è diffusa la notizia delle nuove uccisioni, altri violenti disordini sono scoppiati in numerose città del sud dove migliaia di persone hanno cominciato a lanciare sassi contro i soldati indiani. Inoltre sono state attaccate postazioni paramilitari indiane. I soldati di New Delhi hanno risposto con gas lacrimogeni e pallottole di gomma. Secondo la polizia, almeno 60 civili e 90 soldati sono stati feriti.
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