Il gestore della centrale di
Fukushima, la Tepco, intende richiedere un maggior sostegno
economico al governo giapponese per far fronte ai costi
esorbitanti necessari a smantellare la centrale coinvolta
nell'incidente nucleare del marzo 2011. La società stima una
cifra vicina ai 73 miliardi di dollari per compensare le vittime
del disastro, insieme al lavoro di bonifica da completare in
seguito alla contaminazione radioattiva. Tepco inoltre dovrà
assicurarsi una somma equivalente a 19 miliardi di dollari nei
prossimi 10 anni per procedere allo smantellamento. La
realizzazione del muro di ghiaccio che doveva servire a isolare
le falde acquifere dal liquido contaminato presente nelle vasche
di contenimento necessita di modifiche, e la rimozione del magma
radioattivo prodotto dalla fusione del nocciolo del reattore,
rimane un'impresa che la moderna tecnologia fa fatica a
risolvere. Fonti governative calcolano che i costi reali per la
demolizione dell'impianto potrebbero avvicinarsi ai 95 miliardi
di dollari.
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