La Russia ha "rinforzato" il suo
contingente aereo in Siria, nella base di Latakia, e sarebbe
pronta a farlo di nuovo, questa volta inviando un "folto gruppo"
di Sukhoi Su-25, jet di attacco al suolo in grado di aumentare
in modo sostanzioso la "frequenza" dei raid aerei contro le
posizioni di miliziani. Lo riporta il quotidiano Izvestia, che
cita una fonte "militare diplomatica".
I Su-25, dice la fonte, sono stati già selezionati,
preparati, e i loro equipaggi sono in modalità stand-by, in
attesa cioè del via. In 2-3 giorni sono in grado di essere in
Siria. L'invio dei Su-25 - che sono in grado di condurre 10
missioni al giorno rispetto alle 2 dei Su-34 e per questo
vengono definiti i "muli" dell'aviazione russa - sarebbe la
risposta di Mosca al piano B del Pentagono previsto nel caso
l'intesa con la Russia dovesse fallire.
Vale a dire: l'aumento dei raid, un maggior coinvolgimento
delle forze speciali e l'aumento della fornitura di armi alla
cosiddetta opposizione moderata.
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