Il ministro della Giustizia iraniano, Mostafa Pourmohammadi, è alla ricerca di "punizioni efficaci" che possano sostituire le esecuzioni capitali dei criminali. A riportarlo è la Bbc che cita media locali.
Secondo il ministro, il numero di reati che prevedono la pena di morte dovrebbe essere rivisto. "Vogliamo trovare un modo più efficace di punizione che ci permetta di prendere in considerazione la sostituzione dell'esecuzione", ha detto Pourmohammadi all'agenzia Tasnim aggiungendo che la pena di morte dovrebbe essere mantenuta per "gente corrotta".
Il ministro non esclude quindi "il mantenimento dell'esecuzione capitale come punizione, che però non deve rimanere nei numeri attuali". Per Pourmohammadi, d'altra parte, le esecuzioni non sembrano aver avuto negli ultimi anni alcun effetto deterrente. Secondo Amnesty International, l'Iran ha giustiziato nel 2015 almeno 977 persone, di cui la stragrande maggioranza per reati legati alla droga, rispetto ai 743 dell'anno precedente.
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