Il governo giapponese del primo
ministro Shinzo Abe ha deciso di estendere il limite dell'età
pensionabile per i dipendenti pubblici fino a 80 anni. Lo si
apprende dai media internazionali.
La misura, comunque, si applicherà solo ai dipendenti
volontari. Gli altri potranno continuare ad andare in pensione
tra i 60 e i 70 anni. L'obiettivo delle autorità giapponesi è di
fare cassa, perché il bilancio da destinare alle pensioni è in
crisi, con l'aumento dell'aspettativa di vita: 87 anni per le
donne e 81 per gli uomini.
La riforma viene incontro anche all'esigenza di far fronte
alla carenza di personale. In Giappone ci sono pochi immigrati,
un basso tasso di natalità e non ci sono abbastanza giovani per
sostituire i più anziani al lavoro. Lo stesso sta succedendo
anche nel settore privato.
Nel paese un anziano su cinque continua a lavorare, anche
perché spesso non ha scelta. Il 19% degli anziani è sotto la
soglia di povertà, un tasso record tra i paesi industrializzati.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA