Il presidente sudcoreano Moon Jae-in ha affermato di credere sia "ancora troppo presto per essere ottimisti" sugli sviluppi dei rapporti col Nord e sul processo di denuclearizzazione. "Siamo solo alla linea di partenza", ha aggiunto incontrando i leader dei 5 principali partiti politici alla Blue House, la sede della Presidenza, nel resoconto della Yonhap. "Siamo adesso a un punto molto critico negli sforzi per stabilire la pace e la denuclearizzazione nella penisola", ha proseguito.
Gli inviati speciali del presidente sudcoreano Moon Jae-in, tornati ieri dalla missione di due giorni a Pyongyang, ripartiranno domani per gli Usa per una visita di due giorni allo scopo di riferire i risultati dei colloqui avuti col leader Kim Jong-un. Secondo alcuni funzionari dell'Ufficio presidenziale citati dalla Yonhap, la delegazione guidata ancora da Chung Eui-yong, advisor sulla sicurezza di Moon, e con Suh Hoon, capo dell'Intelligence, consegnerà un "imprecisato messaggio" dello Stato eremita.
Usa,fratellastro Kim ucciso con nervino Vx - Neanche il tempo di valutare gli incontri di Pyongyang degli inviati del presidente Moon Jae-in con il leader Kim Jong-un, che il Dipartimento di Stato Usa annuncia nuove sanzioni. La vicenda è la morte di Kim Jong-nam, fratellastro maggiore di Kim Jong-un, ucciso dal Nord con il nervino "Vx" il 13 febbraio 2017 all'aeroporto di Kuala Lumpur. "Gli Usa condannano con forza l'uso di armi chimiche in un omicidio", in un caso che dimostra "la sconsiderata natura della Corea del Nord", ha scritto la portavoce Heather Nauert.
Giappone, pressione su Pyongyang non cambia - "Il Giappone continuerà a esercitare la necessaria pressione sulla Corea del Nord fino allo stop unilaterale del suo programma missilistico e nucleare, nonostante i recenti proponimenti espressi dal regime di Pyongyang sul processo di denuclearizzazione, nel corso delle trattative con il sud". Lo ha detto il capo di Gabinetto Yoshihide Suga, confermando l'atteggiamento di cautela manifestato dal premier Shinzo Abe. Suga ha sottolineato l'importanza del coordinamento delle diplomazie di Giappone, Stati Uniti e Corea del Sud, aggiungendo che Tokyo continua a sostenere la posizione del vice presidente Usa Mike Pence nel considerare tutte le opzioni valide, inclusa quella militare. Alla domanda di un giornalista su quale fosse a suo avviso il motivo dominante che ha portato al dialogo diretto tra le due delegazioni, Suga ha preferito non rispondere, spiegando di non aver ricevuto ancora il rapporto ufficiale dal governo sudcoreano. Sebbene non sia stato ancora confermato, è probabile che Seul spedisca a Tokyo Suh Hoon, il direttore generale dei servizi segreti che era parte della delegazione sudcoreana in visita a Pyongyang.
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