Il presidente cinese Xi Jinping ha incontrato a sorpresa a Dalian, in Cina, il leader nordcoreano Kim Jong-un. L'incontro, a poche settimane da quello avuto a sorpresa a Pechino, esordio di Kim all'estero dalla salita al potere di fine 2011, è iniziato lunedì, anche in vista del summit con il presidente Usa Trump.
Nel momento in cui cadono attività "ostili" e minacce alla sicurezza, non c'è ragione per la Corea del Nord di essere uno "Stato nucleare", ha detto per l'occasione il leader nordcoreano al presidente cinese. Kim ha auspicato, secondo la Nuova Cina, che Nord e Usa "costruiscano la reciproca fiducia col dialogo" e che le parti prendano "misure regolari e sincronizzate in modo responsabile" verso "la risoluzione politica" ed "eventualmente raggiungere la denuclearizzazione e la pace duratura della penisola".
Wang Huning, membro del Comitato permanente del Politburo e del Segretariato del Comitato centrale del Pcc, ha partecipato alle "relative attività", ha riportato l'agenzia Nuova Cina.
Xi ha avuto colloqui con Kim e ospitato un banchetto di benvenuto in suo onore. "Insieme, hanno fatto una passeggiata e presenziato a un pranzo. In un'atmosfera cordiale e amichevole, i leader dei due Paesi hanno avuto una scambio di vedute ad ampio raggio e profondo sulle relazioni tra Cina e Corea del Nordne", ha concluso la Nuova Cina.
Intanto consultazioni di Ue, Francia, Germania e Gran Bretagna con la delegazione iraniana, guidata dal viceministro degli Esteri Abbas Araghchi, a Bruxelles, in attesa della decisione di Washington sull'accordo sul nucleare. La riunione è stata presieduta dalla segretaria generale del Seae Helga Schmid. Hanno partecipato gli sherpa dei ministeri degli Esteri dei tre Paesi europei. L'Ue ed i tre Paesi ribadiscono "il sostegno all'attuazione dell'accordo da parte di tutti".
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