Diverse città del Pakistan sono
paralizzate dalle proteste arrivate al secondo giorno dopo
l'assoluzione alla cristiana Asia Bibi, scagionata ieri
dall'accusa di blasfemia dalla Corte Suprema. La maggior parte
delle strade sono bloccate a Karachi, il capoluogo della
provincia di Sindh, mentre le attività commerciali sono ferme.
Le proteste sono in corso anche in diverse città della
provincia del Punjab, dove Khadim Hussain Rizvi, capo del gruppo
religioso estremista sunnita Tehreek e Labbaik Pakistan (Tlp),
sta conducendo una protesta di fronte all'assemblea provinciale.
I manifestanti si sono anche scontrati con i poliziotti fuori
dall'ufficio del capo della polizia a Lahore.
In molte città del Paese è stato interrotto il segnale dei
telefoni cellulari per impedire ai manifestanti di organizzarsi
sui social media, dato che i principali media del Paese non
forniscono alcuna copertura sulle manifestazioni. Anche gli
ospedali sono in allerta per far fronte alla situazione di
emergenza.
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