"Questo è un narak, un inferno:
piuttosto che continuare così, in una camera a gas, perché non
prendete 20 pacchi di esplosivo e non li sterminate tutti, in
una sola volta?". Con questa inedita sfuriata, ieri sera, due
giudici della Corte Suprema indiana hanno ingiunto ai
rappresentanti del governo centrale, dell'amministrazione di
Delhi, dell'Haryana e del Punjab, gli Stati che confinano con la
capitale, spesso accusati di essere la causa dell'inquinamento,
di fornire entro sei settimane un resoconto dettagliato delle
misure prese per contrastare il fenomeno.I giudici hanno anche
sottolineato che i quattro governi si sono accusati a vicenda in
un tentativo inaccettabile di scaricare le responsabilità gli
uni sugli altri. "Tutto il mondo ci deride per la nostra
incapacità", hanno aggiunto i magistrati, agitando la minaccia
dell'imposizione a tutti gli Stati di risarcimenti ai cittadini,
per l'attentato alla loro salute. Nel frattempo, dal fine
settimana, Delhi è tornata a respirare grazie al vento.
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