NEW DELHI - I quattro accusati dello stupro e dell'omicidio di una veterinaria, l'ennesima vicenda di violenza contro una donna che la settimana scorsa ha sconvolto l'India, sono stati uccisi a colpi d'arma da fuoco dalla polizia nel luogo dove avevano seppellito la vittima. Un evidente ed inquietante caso di giustizia sommaria, anche se la versione ufficiale parla di una sparatoria avvenuta quando i sospetti hanno cercato di fuggire. Secondo la ricostruzione degli agenti i quattro erano stati portati all'alba sul luogo per ritrovare il cellulare e altri oggetti della veterinaria. Ma, arrivati sul posto, avrebbero sottratto le pistole a due agenti aprendo il fuoco. Una versione poco credibile. L'India, dove da una settimana in molti chiedevano la pena di morte immediata per gli stupratori, ha reagito all'ennesimo racconto poco credibile con approvazione e gratitudine.
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