Il passaggio del ciclone Yasa due
giorni fa sull'arcipelago delle Figi, nel Pacifico meridionale,
ha lasciato, oltre ad almeno 4 morti, circa 23 mila sfollati e
un pericolo incombente di gravi malattie e malnutriuzione. Lo
dicono le autorità figiane, che paragonano intere aree del Paese
a "zone di guerra".
Interi villaggi sono stati spazzati via e sono stati
distrutti grandi quantità di raccolti agricoli e di bestiame,
con danni stimati dal governo di Suva in centinaia di milioni di
dollari, mentre in molte parti dell'arcipelago mancano acqua e
corrente elettrica. Nel nord è al lavoro la Croce Rossa,
soprattutto sull'isola di Bua, una delle più gravemente colpite
da Yasa.
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