Sarebbero 35 i morti durante le proteste contro i talebani a Jalalabad, in Afghanistan, secondo quanto riporta Sky TG24, che cita una testimonianza esclusiva. "Oggi il popolo che abita nella provincia afgana chiamata Nangarhar è uscito in strada con le vecchie bandiere dell'Afghanistan. Per fermarli, i talebani hanno sparato e ammazzato trentacinque persone", ha detto a Sky TG24 un testimone oculare della protesta avvenuta a Jalalabad, capoluogo della provincia orientale di Nangarhar. Finora il bilancio era fermo a tre morti. A molta gente questo non piace, ma molti hanno dovuto rassegnarsi. Ma a Jalalabad non si sono rassegnati e qui c'è stata la resistenza di una buona fetta della comunità", scrive Rob McBride dell'emittente qatariota.
Usa, sparati colpi per contenere folla a aeroporto Kabul - Le truppe Usa hanno sparato alcuni colpi in aria nella notte per controllare la folla all'aeroporto di Kabul: lo ha detto in un briefing il portavoce del Pentagono John Kirby, secondo cui non ci sono indicazioni di morti o feriti.
Talebani, non saremo una democrazia, la legge è la Sharia - "Non ci sarà alcun sistema democratico perché non ha alcuna base nel nostro Paese". Lo ha detto un alto esponente dei talebani Waheedullah Hashimi in un'intervista alla Reuters, pubblicata sul sito dell'agenzia. "Non discuteremo quale tipo di sistema politico dovremmo applicare in Afghanistan perché è chiaro. È la legge della sharia e basta".
Talebani e Karzai lavorano a governo inclusivo - Fonti dei Talebani e dell'ex presidente Hamid Karzai citate dalla televisione Tolo hanno detto che le due parti stanno lavorando per la formazione di un "governo inclusivo" in Afghanistan. L'annuncio fa seguito alla notizia che oggi l'ex presidente ha incontrato a Kabul Anas Haqqani, uno dei leader della Rete Haqqani, una forza militare jihadista che fa parte dei Talebani. Fonti vicine a Karzai hanno fatto sapere che lunedì lo stesso Karzai e Abdullah Abdullah, ex inviato governativo per la riconciliazione, hanno incontrato anche un altro esponente dei Talebani, Amir Khan Motaqi.
Console a Kabul, ancora 20 italiani in Afghanistan - "Abbiamo evidenza di 20 connazionali non solo a Kabul ma anche nelle altre province dell'Afghanistan". Lo ha detto al Tg1 Tommaso Claudi, console italiano, rimasto nella capitale afghana per mantenere un collegamento operativo con la Farnesina e gestire tutte le operazioni di rientro in loco. "Il nostro obiettivo è mantenere il ponte aereo aperto", ha sottolineato il console ricordando che "questa mattina, grazie alla macchina della Farnesina che non si è mai fermata, sono state messe in salvo attiviste dei diritti femminili e una parte consistente dei collaboratori dell'Ambasciata d'Italia a Kabul".
A Bamiyan la statua di un eroe sciita anti talebano, Abdul Ali Mazari, è stata abbattuta dagli insorti. Lo hanno reso noto gli abitanti della città. Si tratta di un ex leader politico Hazara, la minoranza sciita in Afghanistan.
Secondo quanto riporta Sky News, almeno 17 persone sono rimaste ferite oggi nella calca all'aeroporto di Kabul, dove da giorni migliaia di afgani si affollano nella speranza di lasciare il Paese: lo ha reso noto un funzionario della sicurezza della Nato.
Intantio fonti dei Talebani e dell'ex presidente Hamid Karzai citate dalla televisione Tolo hanno detto che le due parti stanno lavorando per la formazione di un "governo inclusivo" in Afghanistan. L'annuncio fa seguito alla notizia che oggi l'ex presidente ha incontrato a Kabul Anas Haqqani, uno dei leader della Rete Haqqani, una forza militare jihadista che fa parte dei Talebani. Fonti vicine a Karzai hanno fatto sapere che lunedì lo stesso Karzai e Abdullah Abdullah, ex inviato governativo per la riconciliazione, hanno incontrato anche un altro esponente dei Talebani, Amir Khan Motaqi.
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