I talebani hanno deciso di impedire alle donne afghane delle province settentrionali di Balkh e Herat di recarsi agli hammam, i bagni pubblici diffusi nel mondo islamico, che rappresentano per molti, nel freddo Afghanistan, l'unica opportunità di lavarsi al caldo, oltre che il luogo deputato al lavaggio rituale. Lo riporta il Guardian.
La decisione di chiudere le sezioni femminili degli hammam pubblici nel nord, normalmente divisi in un settore per gli uomini e uno per le donne, ha suscitato una nuova ondata di indignazione e rabbia, e il timore che la decisione possa essere estesa a tutto il Paese.
Le donne, che usano regolarmente i bagni per la pulizia rituale e la purificazione richiesta dalla legge islamica, hanno protestato affermando che la chiusura dei bagni pubblici alle donne rappresenta l'ennesima violazione dei loro diritti fondamentali da parte dei talebani.
La decisione è stata annunciata lunedì scorso da Sardar Mohammad Heydari, un funzionario del ramo provinciale del ministero talebano per la Propagazione della virtù e la prevenzione del vizio anche se un altro dirigente talebano, che ha parlato in condizione di anonimato, ha detto al Guardian di non sostenere la decisione, aggiungendo che i nuovi leader afghani dovrebbero concentrarsi su "battaglie più importanti".
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