Sarebbe meglio per tutti -per la Chiesa, per i credenti, per tutti gli altri- se Stato e Chiesa fossero separati. Per costituzione. Cosi', in sintesi, il vicepremier britannico Nick Clegg irrompe nel dibattito sul ruolo della religione nella società innescato da un recente intervento del primo ministro David Cameron che ha definito il Regno Unito un ''Paese cristiano'', suscitando critiche. La regina è infatti costituzionalmente il governatore supremo della Chiesa d'Inghilterra, mentre sono 26 i vescovi della Chiesa d'Inghilterra che siedono nella camera dei Lord. Non un dettaglio, ma un fatto che sostanzialmente nel Regno Unito lega ancora a doppio filo Stato e Chiesa. Clegg vuole che cio' cambi. Non in maniera repentina e traumatica, ''con il tempo'', certo, ma la sua visione mette in evidenza le divisioni sul tema nel governo di coalizione libdem-tory. Cameron infatti risponde: ''non sono queste le idee dei conservatori''.
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