Il nuovo governo di destra guidato dal liberale francofono Charles Michel, 38 anni, il più giovane nella storia del Belgio, ha giurato "fedeltà" al nuovo re Filippo e "obbedienza alla Costituzione e alle leggi del popolo belga". Solo in 6, il premier Michel e cinque ministri, hanno usato le due lingue federali. Prima polemica per i tre ministri dello N-VA (separatisti fiamminghi) che hanno fatto il segno della "V" con le dita, simbolo di un controverso slogan elettorale.
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