Il "principale rischio" posto dalle
"cosiddette elezioni" dei separatisti nell'est dell'Ucraina è
che "chiudano la finestra di dialogo" in cui si è lavorato dopo
l'elezione del presidente Poroshenko. Lo sottolinea la
rappresentante per la politica estera europea, Federica
Mogherini, ricordando che per la Ue il voto è "illegittimo ed
illegale" e che il loro risultato "non sarà riconosciuto".
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