"Un atto di genocidio": cosi' Igor
Plotniski, capo dell'autoproclamata repubblica di Lugansk,
nell'Ucraina dell'est, ha definito il decreto con cui il
presidente Petro Poroshenko ha bloccato i conti di cittadini e
imprese delle aree secessioniste sotto il controllo dei ribelli
e congelato i servizi pubblici. "E' vergognoso che Ue e Usa
sostengano questi nuovi ricchi arrivati al potere tra le morti
del Maidan", ha aggiunto, accusando Poroshenko di violare gli
accordi di Minsk.
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