Paesi in difficoltà con le regole
di budget non saranno sanzionati per eventuali violazioni del
patto di stabilità e crescita. "Ho fatto la scelta di non
sanzionare", ha detto il presidente della commissione Ue,
Jean-Claude Juncker, stando all'anticipazione di un'intervista.
Juncker ha di fatto evocato le situazioni d'Italia e Francia, ma
senza citare alcun Paese. "La decisione finale sulle conseguenze
l'abbiamo spostata a marzo, aprile", ha aggiunto: "Ai Paesi non
piacciono le lezioni".
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