Il cognome Coulibaly circolava nei media già dal 2013, ma per motivi molto meno tragici di quelli legati alle stragi di Parigi. Secondo l'Obs, infatti, Maimouna Coulibaly, 39 anni - sorella di uno dei fondamentalisti islamici che hanno insanguinato Parigi - è un'assidua frequentatrice delle trasmissioni televisive, geniale promotrice della 'Booty Therapy', un successo dai due lati dell'Atlantico.
Dai video su Youtube fino ai talk show tv, la disciplina rivisitata da Maimouna, ex-animatrice della rete Trace, trae origine dal mapouka, danza tradizionale della Costa d'Avorio, a cui si ispira il twerk, spesso associato ai balli sexy di Miley Cyrus o Nicki Minaj: nulla di più distante dai precetti fondamentalisti del fratello Amedy Coulibaly. Mercoledì 7 gennaio, poco dopo il massacro a Charlie Hebdo da parte dei fratelli Kouachi, Maimouna - che organizza un ciclo corsi di Booty Therapy a Parigi - modifica il suo profilo sui social network, sostituendolo con la foto di una Marianna 'black' repubblicana, "in segno di solidarietà" con le vittime. Poi il post: "Mi rifiuto di smettere di vivere dopo questo massacro immondo" Invito tutte le persone che vogliono sfogarsi, liberarsi dalle tensioni, esprimere tristezza o rabbia nascente, a venire con noi! A trasformare tutta questa tristezza, collera, in forza per non affondare".
Poi, il giorno dopo un altro drammatico tweet: "E ora una sparatoria in fondo alla mia strada...". E ancora: "Sirene dappertutto, strade chiuse. E' successo rue Pierre Brossolette, al confine tra Malakoff e Montrouge, a 400 metri dalla Porte de Chatillon". In quel momento, la ballerina ancora non sa che lo sparatore di Montrouge, l'auto-proclamato soldato del califfato, quello che ha appena seminato panico sotto casa sua uccidendo un'agente della polizia municipale e che il giorno successivo ammazzerà quattro ebrei nel supermercato kosker di Vincennes, è proprio suo fratello: Amedy Koulibaly.
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