C'è un brussellese ora residente in Grecia dietro la cellula jihadista scoperta a Verviers giovedì scorso. Lo riportano oggi i media belgi. Si tratta di un uomo di 27 anni proveniente dal quartiere di Molebeek, comune di Bruxelles, roccaforte dell'islam nella capitale belga. Abou Soussi, questo il suo nome di battaglia, prima di stabilirsi in Grecia si era recato in Siria per combattere con le formazioni dell'Isis. La polizia sarebbe risalita a lui attraverso intercettazioni. In serata i media belgi che riprendono notizie rimbalzate dall'Olanda hanno affermato che Abu Omar Soussi è stato arrestato ad Atene insieme ad altre tre persone.
In Belgio ha preso il via sabato l'applicazione del pacchetto di sicurezza varato dal governo. Dal mattino circa 300 militari presidiano gli obiettivi più sensibili che potrebbero essere attaccati da terroristi nelle città di Bruxelles e Anversa, tra cui ambasciate e edifici nel quartiere ebraico. E' la prima volta, in 30 anni, che il Belgio ricorre all'esercito per rafforzare il lavoro di polizia. Il governo ha alzato da 2 a 3 il livello di allerta dopo il blitz a Verviers contro una cellula jihadista.
Le autorità britanniche hanno alzato al livello massimo l'allerta terrorismo della polizia e l'hanno messa in guardia sul fatto che potrebbe essere l'obiettivo di attentati dopo gli attacchi di Parigi. Lo riportano i principali media del Regno Unito, sottolineando che la polizia sta inoltre considerando di aumentare il numero di pistole Taser in dotazione agli agenti che sono per lo più disarmati.
All'indomani della maxi-operazione delle forze di sicurezza, con due morti e 13 persone arrestate, dodici le abitazioni perquisite - presunti membri di una cellula di jihadisti, tornati dalla Siria, pronti a fare un attentato contro la polizia - l'allerta in Belgio resta al livello tre su una scala di quattro, ed il Paese si risveglia nella paura. La sicurezza è stata rafforzata nel Paese, soprattutto nei commissariati, dove gli agenti di guardia sono armati di mitragliette. Inoltre è stato chiesto alla popolazione di non andare ai posti di polizia se non in caso di stretta necessità. I membri del personale operativo della polizia locale di Anversa hanno ricevuto il permesso di portare a casa la loro arma di servizio. Intanto le principali scuole ebraiche di Bruxelles e Anversa sono rimaste chiuse, mentre le misure di sicurezza sono state rafforzate presso le istituzioni europee. Secondo indiscrezioni circolate nelle ultime ore e diffuse da alcuni media belgi (Derniere Heure e on-line fiamminghi) i jihadisti stavano preparando il rapimento e la decapitazione di un importante personaggio.
L'emittente belga Rtl riporta, invece, che i membri della cellula di presunti jihadisti neutralizzata ieri sera dalle forze speciali belghe a Verviers probabilmente erano di origine cecena. Nel municipio di Moelenbeek, a Bruxelles, il sindaco Francoise Schepmans ha confermato al quotidiano Soir che una persona è stata fermata nel corso di cinque perquisizioni. Un'altra perquisizione è stata condotta nell'area di Schaerbeek. Nuovi particolari si attendono comunque dalla conferenza stampa della Procura federale, prevista per le 11 a Bruxelles. Secondo iTele una decina di arresti sono stati condotti nell'area attorno a Parigi, in Francia, e a Berlino, in Germania. Ma al momento non sono stati stabiliti legami con l'operazione in Belgio, anche se secondo indiscrezioni ci sarebbero state operazioni coordinate in sette Paesi Ue, ed in Yemen. Nello Yemen è stato fermato un belga sospettato di far parte di una cellula di Al-Qaida, e viene interrogato in queste ore.
Procura, attentato era questione ore o giorni - L'attentato contro la polizia in Belgio era questione di ore o al massimo di giorni, secondo quanto emerge dalla conferenza stampa presso la procura federale di Bruxelles. Inoltre, non è stato indicato un luogo specifico. L'attacco poteva essere sferrato ovunque sul territorio del Paese, sia contro commissariati che contro agenti sulla strada.
I due uomini arrestati in Francia per i quali è stata chiesta l'estradizione sono cittadini belgi. E' quanto emerge dalla conferenza stampa della procura federale di Bruxelles.
Ci sono dei ricercati - Ci sono dei ricercati, persone che sono fuggite durante l'operazione della polizia a Verviers, secondo l'emittente tv belga Rtl.
Procura, per ora no collegamenti con attacchi Parigi - "All'ora attuale non possiamo dire che ci siano collegamenti" tra la presunta cellula jihadista di Verviers e gli attacchi terroristici in Francia", è quanto emerge dalla Procura federale di Bruxelles. Vengono smentiti anche i legami dell'operazione condotta ieri sera, con l'uomo arrestato a Charleroi, che nei giorni scorsi si era costituito dicendo di aver venduto armi e un'auto a Ahmedi Coulibaly, autore dell'attentato sanguinario al supermercato kosher.
LE IMMAGINI DELL'OPERAZIONE
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