Putin ha svelato in un documentario, di cui è stato diffuso un trailer, un incontro segreto febbraio dello scorso anno con alti dirigenti russi per salvare l'allora presidente ucraino Viktor Ianukovich e per annettere la Crimea.
"Ho invitato al Cremlino i responsabili dei servizi segreti, del ministero della Difesa, e ho affidato loro la missione di salvare la vita del presidente ucraino. Sarebbe stato massacrato. Era la notte tra il 22 e il 23 febbraio, abbiamo finito verso le sette del mattino", ha raccontato Putin, secondo il quale i russi erano pronti a mettere in salvo Ianukovich portandolo fuori da Donetsk "via terra, via mare o via aerea". Dopo l'incontro disse ai responsabili della sicurezza del Paese che sarebbero stati "costretti ad iniziare a lavorare per il ritorno della Crimea alla Russia".
Quattro giorni dopo, il 27 febbraio, uomini armati non identificati presero il controllo del Parlamento regionale della Crimea, a Sinferopoli, che a gran velocità votò per un nuovo governo. Kiev denunciò l'invasione russa, con l'arrivo di migliaia di soldati senza mostrine che avevano preso il controllo dei siti strategici. Il trailer è stato trasmesso dal primo canale statale con una colonna sonora drammatica e ampie vedute della costa della Crimea. Inizialmente Putin negò di aver mandato truppe in Crimea ma successivamente ammise in tv di averlo fatto.
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