Non è un terremoto ma quasi. Con il risultato ottenuto alle amministrative da Podemos la Spagna vira a sinistra. Il movimento conquista Barcellona, e con ogni probabilità Madrid, Valencia e Saragozza in alleanza con i socialisti. Crollo dei consensi per il Pp del premier Mariano Rajoy, gli spagnoli hanno impresso al paese ieri una svolta a sinistra, rileva la stampa di Madrid. Dal 2011 il Partido Popular ha perso 11 punti e e 2,6 milioni di elettori pur restando con il 27% il primo partito del paese.
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E' "L'inizio della fine del bipartitismo" ha annunciato nella notte il leader di Podemos Pablo Iglesias. Per la prima volta nella storia del paese i voti ottenuti da Pp e Psoe insieme rappresentano solo metà dell'elettorato, davanti all' affermazione dei due movimenti del 'nuovo', Podemos e Ciudadanos, e a Valencia del locale Compromis che arriva secondo. A Barcellona la capolista di Barcelona en Comu fondata attorno a Podemos, Ada Colau, diventerà con ogni probabilità la prima donna sindaco della capitale catalana, in alleanza con sinistra repubblicana, socialisti e forse Ciudadanos. A Madrid, feudo popolare da 24 anni, la ex-giudice Manuela Carmena, arrivata un voto dietro la popolare Esperanza Aguirre, dovrebbe formare il nuovo governo madrileno con i socialisti, cui Podemos ha imposto un umiliante sorpasso. Alleanze fra gli alternativi e i socialisti dovrebbero governare anche le altre due grandi città del paese, Saragozza e Valencia, altra roccaforte del Pp. Pur arrivando primo, il Pp dovrebbe inoltre cedere sei regioni a coalizioni fra Socialisti e Podemos.
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I popolari dovrebbero invece conservare la regione di Madrid, con Cristina Cifuentes, se otterrà l'appoggio di Ciudadanos. Nel paese dalla notte scorsa non esistono praticamente più maggioranze assolute in un panorama politico ora fortemente frammentato. Il leader del Psoe Pedro Gomez ha già annunciato che aprirà oggi trattative con Podemos e Ciudadanos. I leader dei due partiti del 'nuovo' Pablo Iglesias e Albert Rivera hanno lanciato nella notte una sfida per il potere centrale a Rajoy in vista delle politiche di novembre. "Assumiamo la sfida di vincere le elezioni generali contro il Pp - ha detto Rivera - inizia a scriversi in Spagna la fine del bipartitismo".
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