Alle 21.20 precise, l'ora del primo attacco kamikaze a Parigi di un settimana fa, la folla riunita in place de la Republique ha acceso un amplificatore diffondendo musica, cantando e ballando. "Tutti in piedi. Bianco Rosso e Blues", scandivano con un gioco di parole a richiamare la bandiera francese. Tutta la piazza si è stretta insieme contro l'oscurantismo dei terroristi, in nome della cultura, rispondendo all'appello di numerose personalità francesi.
"Una settimana dopo, accendiamo luci e candele, occupiamo i nostri caffè, le nostre strade, le nostre piazze, le nostre città. Facciamo sentire quella musica che (i terroristi) odiano.
In memory of Paris victims "turn on the lights, light candles, and play music" #21h20 pic.twitter.com/8JGuiABzs1
— Danny Casolin (@dannycares2much) 20 Novembre 2015
Facciamo rumore perché capiscano che hanno perso". E' l'appello lanciato in Francia da una serie di personalità, artisti e cittadini comuni per le 21.20 di stasera, l'ora in cui è cominciato il massacro del 13 novembre a Parigi con la prima esplosione allo Stade de France. Tra i primi firmatari Jack Lang, ex ministro della cultura, il celebre cantante franco-armeno Charles Aznavour, l'Istituto del mondo arabo di Parigi.
#20Nov #21H20 Paris, France, Monde, debout! L'appel de Mouloud Achour, Smaïn, Charles Aznavour... #NousSommesUnis https://t.co/OyKy3fbWEt
— Stéphanie Bellenger (@sbellenger) 19 Novembre 2015
L'iniziativa è promossa con un hashtag su Twitter: #21h20. "Facciamo insieme questo gesto semplice per dimostrare, ancora una volta, che la cultura continuerà a splendere e a far brillare la luce della speranza e della fraternità", conclude l'appello.
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