E' il volto giovane e rampante del Front National, in testa per la presidenza della regione Provenza-Alpi-Costa Azzurra (Paca), in corsa in quello che era il seggio del nonno Jean-Marie in terre considerate fedelissime.
Marion Maréchal-le Pen, ventisei anni tra pochi giorni, ci prova per la seconda volta. Dopo la sconfitta alle regionali del 2010. Nel frattempo è diventata la più giovane deputata di Francia nel 2012 e i sondaggi la danno già vincente, se non al primo, al secondo turno del 13 dicembre.
Da piccolissima appariva bambina in braccio al nonno nei suoi manifesti elettorali, poi la scorsa primavera si ribella, prende il suo posto nella candidatura e contribuisce a dare una spallata alla guerra parricida di zia Marine contro il capostipite e fondatore del Fn. "Non può più essere presidente del Front National", dichiara l'amata nipotina che l'anziano leader considerava la sua vera erede politica. Uscita tuttavia quasi indenne dalle liti familiari, appare fianco a fianco in campagna elettorale con la nuova presidente Marine, a sua volta super favorita nella regione del Nord-Pas-de-Calais-Picardie. Ma le due sono ai ferri corti, con Marion che non accetta il percorso di "sdoganamento" del partito intrapreso dalla zia, alla quale sembra piuttosto voler rompere le uova nel paniere per la corsa all'Eliseo tra sedici mesi. In questi anni di politica, la bionda e agguerrita Marion, contraria ai matrimoni gay, indurisce i toni, dichiara che la Francia non è terra d'Islam o di voler negare i fondi pubblici alla pianificazione familiare che "banalizza l'aborto".
Fino a minacciare, alcuni mesi fa, i giornalisti in occasione di un premio a un esponente del Fn boicottato all'ultimo minuto: "Vi fregheremo, quando arriveremo noi, vi faremo davvero male...".
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