Sono in crescita le quotazioni del
leader socialista Pedro Sanchez nella corsa verso la formazione
del nuovo governo spagnolo dopo le politiche del 20 dicembre che
hanno lasciato il paese senza maggioranze chiare, secondo la
stampa di Madrid. Sanchez sta lavorando, riferiscono i media, a
una coalizione con Podemos, Izquierda Unida e con i nazionalisti
moderati baschi del Pnv, che gli garantirebbe 167 voti su 350
nel Congresso dei deputati. Pp e Ciudadanos (123 e 40 seggi)
voterebbero contro. Sanchez avrebbe però bisogno anche
dell'astensione degli indipendentisti catalani (17 deputati) e
baschi (2), oltre che dell'unico deputato delle Canarie per
superare al secondo turno con una maggioranza relativa un voto
di investitura. Domani si concludono le consultazioni di re
Felipe VI con i leader dei partiti rappresentati in parlamento.
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