Il campo estivo di Syamozero, dove sabato scorso è avvenuta la tragedia costata la vita ad almeno 14 ragazzini, verrà chiuso. Lo ha annunciato il ministero per le Emergenze russo. Intanto le indagini hanno accertato che tre degli istruttori presenti coi ragazzi sulle imbarcazioni capovoltesi sul lago erano appena maggiorenni mentre il quarto aveva solo 17 anni e, a quanto si apprende, sarebbe morto anch'egli nell'incidente. I ragazzini, di età compresa fra i 12 e i 15 anni, avevano cercato di opporsi alla gita, visto il maltempo, ma gli istruttori hanno deciso di ignorare l'allerta. Lo ha detto il Comitato Investigativo russo alla Tass.
Tra i cadaveri recuperati nel lago in Karelia non vi sono adulti. Lo ha detto il Comitato Investigativo russo accertando che i morti della tragedia sono "14, tutti nati fra il 2002 e il 2004". Le autorità hanno anche effettuato quattro arresti: la direttrice del Park Hotel Syamozero, il suo vice, e due istruttori.
La tragedia si è consumata nelle gelide acque del lago Syamozero, nella Repubblica nordoccidentale russa di Karelia, dopo che l'imbarcazione sulla quale si trovavano le giovani vittime si è capovolta a causa di una improvvisa tempesta. I ragazzini annegati in Karelia non facevano parte di una comitiva di "turisti", come ipotizzato in un primo momento, ma erano adolescenti tra i 12 e i 15 anni "orfani" o provenienti da "famiglie disfunzionali" affidati ai servizi sociali. Lo ha detto l'agenzia per il turismo russo a Interfax. Il viaggio al Park Hotel Syamozero era stato organizzato non da un tour operator ma da "un'entità legale"
Il Comitato parla di "tre imbarcazioni" - con a bordo "47 ragazzi e 4 adulti" - travolte dalla tempesta. I natanti, riferisce il portavoce del Comitato, si sono "ribaltati". I ragazzi sono tutti originari di Mosca. Un'indagine "penale" è stata aperta per far luce sulle cause che hanno provocato la strage.
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