Resta in dubbio la validità del
referendum ungherese "antiquote" Ue sui profughi: secondo gli
ultimi sondaggi pubblicati oggi, l'affluenza alle urne domani e'
prevista al 38-48%, quindi sotto la soglia minima richiesta
dalla legge che e' del 50% più uno. L'istituto Median, il più
autorevole per quanto riguarda le elezioni, ha stimato
un'affluenza al 42%. La previsione sui voti validi e' di un
80-90% in favore del "no" alle quote auspicato dal governo
nazionalista conservatore.
Anche nell'ultimo giorno di campagna referendaria, il premier
Viktor Orban ha ripetuto oggi in tv che il referendum è "un
affare nazionale" e che andare a votare secondo l'indicazione
del governo e' un dovere patriottico. "Dobbiamo evitare che
terroristi vengano stabilirsi nel nostro paese", ha detto Lajos
Kosa, capogruppo parlamentare del partito governativo Fidesz.
Secondo l'opposizione democratica, invece, l'Ungheria ha vissuto
la campagna più malvagia della sua storia, viziata da
incitazioni alla xenofobia e all'islamofobia.
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