Dopo 10 mesi la Spagna è uscita dal tunnel della infinita crisi politica con l'elezione a nuovo premier del leader del Pp e capo del governo uscente Mariano Rajoy, grazie all'astensione dall'opposizione del partito socialista. Rajoy ha ottenuto al secondo turno la fiducia del Congresso dei deputati, l'equivalente della nostra Camera, con 170 voti a favore su 350, 111 contrari e 68 astensioni.
Nel voto 16 degli 84 deputati socialisti, fra cui tutti i catalani, hanno rotto la disciplina di voto e votato 'no'. Da Podemos e indipendentisti sono piovute accuse di "tradimento" sul Psoe, in un clima incandescente a sinistra.
Rajoy ha detto di volere andare fino al 2020, ma molti danno al massimo 2 anni al governo che sarà costituito giovedì. "Sarà il suo epilogo" ha previsto il leader di Podemos Pablo Iglesias sicuro che "prima o poi vinceremo noi".
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