La Brexit "non mi fa dormire la notte". Ad ammetterlo la stessa premier britannica Theresa May che in una intervista al Sunday Times si dice messa alla prova, anche personalmente, dal difficile processo per avviare l'uscita del Regno Unito dall'Ue. Ci sono infatti "questioni molto complesse" da affrontare per "avere il miglior accordo possibile" a fronte di nuove sfide. Ad esempio, come sottolinea il domenicale, la linea del governo sta entrando in rotta di collisione con altre istituzioni del Paese. Come la Bank of England, col governatore Mark Carney che già due volte ha chiesto venga garantito alle imprese un periodo di due anni di permanenza dentro il mercato unico dopo il divorzio da Bruxelles per evitare indesiderati scossoni all'economia nazionale.
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