Si fa presto a dire luminarie natalizie. Ma c'è addobbo e addobbo. Mosca, quest'anno, ha deciso di strafare. E complici forse il freddo e la latitudine, che fanno calare una gelida notte già alle quattro del pomeriggio per tutto il periodo festivo, la capitale russa ha deciso di regalarsi delle vere e proprie "architetture di luce" per trasformare il centro della città in un luogo di magia e meraviglia. Bravi i russi. Ma bravi anche gli italiani, visto che quest'opera fantasmagorica è merito di un artista originario di Bologna.
"Il nostro progetto estetico - racconta Valerio Festi, fondatore dell'omonimo studio - si richiama all'estetica neo-barocca, mutuando dal 'tempo magnifico' del tripudio festivo secentesco la trasformazione a vista delle piazze, dei palazzi, delle strade, che divengono scenari di un immaginario fatto di simboli e di sogni, impiegando la grande scena urbana come luogo di rappresentazione". Un concept (come si dice oggi) che ha stregato il comune di Mosca.
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