Julian Assange è disposto ad essere estradato negli Stati Uniti se Barack Obama concederà la grazia a Chelsea Manning. Lo scrive WikiLeaks sul suo account Twitter. Ieri era stato Edward Snowden a rivolgere un appello al presidente uscente per la clemenza nei confronti del soldato, all'anagrafe Bradley, che sta scontando dal 2010 una pena di 35 anni per aver aver fornito a WikiLeaks informazioni segrete sia militari che diplomatiche. Il fondatore di WikiLeaks è rifugiato dal 2012 presso l'ambasciata dell'Ecuador a Londra. Nemico pubblico degli Stati Uniti per le sue rivelazioni, Assange è indagato dalla Svezia per stupro e abusi sessuali.
ANNOUNCE: Chelsea Manning Freedom Fast Challenge #FreedomFast #Obama #Celmency #FreeManning pic.twitter.com/as9cyGT32d
— WikiLeaks (@wikileaks) 13 gennaio 2017
A novembre i procuratori di Stoccolma lo hanno interrogato in ambasciata e Assange ha pubblicato online la deposizione nella quale si dichiara del "tutto innocente" e afferma di essere stato sottoposto a un trattamento "crudele, disumano e degradante".
Dopo essere entrato a gamba tesa nelle elezioni presidenziali americane pubblicando su WikiLeaks mail di Hillary Clinton, del suo staff e del partito democratico, due giorni fa è di nuovo intervenuto pesantemente nel dibattito pubblico americano definendo l'ultimo rapporto degli 007 Usa che vuole dimostrare l'interferenza della Russia nelle elezioni americane "piuttosto imbarazzante per la reputazione dei servizi di intelligence" di Washington. Assange ha sempre negato di aver ricevuto da fonti russe la documentazione.
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