"Potevamo stupirvi con effetti
speciali...". Ha sfidato le leggi impossibili dell'ubiquità
Jean-Luc Mélenchon, il candidato della gauche radicale
all'Eliseo, che oggi - nel suo primo grande comizio elettorale -
si è letteralmente 'sdoppiato' grazie ad un ologramma che ha
riprodotto la sua inconfondibile silhouette su un palco di
Aubervilliers - nella banlieue parigina - mentre lui era in
carne e ossa a Lione. Tra i due 'Mélenchon' c'erano appena due
secondi di differita. Una spettacolare trovata tecnologica che
ha stregato i media eclissando però i contenuti del comizio.
"Dove sono? Sono a Lione...e ora a Parigi!", ha ironizzato lui,
storico leader del Front de Gauche ora candidato della France
Insoumise, rivolgendosi ai militanti che lo acclamavano
contemporaneamente a Parigi e Lione. Un incontro che il
candidato della 'terza gauche' ambiva a trasformare in "un inno
per la Francia, figlia maggiore del welfare e della scuola
laica".
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