Con la Tunisia esiste "un lavoro comune per bloccare i trafficanti di esseri umani nella rotta del Mediterraneo centrale".
Lo ha detto il ministro degli Esteri Angelino Alfano dopo la firma di una dichiarazione congiunta sui flussi migratori e di una serie di accordi per lo sviluppo con il collega tunisino Khemaies Jhinaoui, a Roma.
Accordi che
intendono "implementare" quello raggiunto nel 2011 dal governo
Berlusconi, "che ha funzionato" visto che al momento "il
problema non è quello di numeri alti di tunisini che arrivano in
Italia".
"Noi abbiamo lavorato per riuscire a dare una mano alla
Tunisia per creare sviluppo e lavoro, anche e soprattutto nelle
zone più disagiate - ha aggiunto Alfano - e siamo convinti che
il lavoro per la formazione e il training per le persone in
divisa e della guardia costiera e anche il nostro contribuito
per quanto riguarda le motovedette e gli equipaggiamenti darà
risultati fruttuosi".
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