A causa della Brexit, l'Orchestra Barocca dell'Unione Europea è costretta al trasloco. Composta ogni anno da 20 giovani musicisti europei, e fondata nel 1985 con lo scopo di utilizzare la musica classica come 'ambasciatore culturale' per l'Ue, l'Orchestra ha avuto finora la sua base nella campagna nei pressi di Oxford, da dove ogni anno è sempre partita per le sue tournee internazionali. Nel 2018 trasferirà i suoi uffici e la sua sede legale ad Antwerp, in Belgio, affinché possa continuare ad essere nell'Unione Europea quando la Gran Bretagna lascerà l'Unione, nel 2019. "Quando c'è stato il voto per la Brexit, lo scorso anno, è divenuto chiaro che sarebbe stata giusto questione di 'quando', piuttosto che di 'se'", afferma il direttore generale dell'orchestra, il britannico Paul James. "Perché, chiaramente - spiega - non ha senso gestire un'entità dell'Unione Europea dal di fuori della Ue". Per i musicisti che compongono l'Orchestra Barocca dell'Unione Europea è triste vedere il loro bacino di talenti e di pubblico restringersi. "E' un pensiero alquanto inquietante vedere che siamo meno 'tutti insieme' e più 'noi e loro'", afferma Isabel Franenberg, violinista, olandese-britannica. "Di fatto, è è un concetto abbastanza all'opposto dell'idea stessa della di questa orchestra, vale a dire 'togliamo le frontiere a cominciamo a parlare alla gente'".
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