Una serie di 150 lettere scritte da Alan Turing tra il 1949 e il 1954 sono state trovate da un professore in un magazzino dell'università di Manchester, dove il matematico britannico aveva lavorato. Lo riporta il Guardian.
Le missive, rimaste sepolte in un cassetto per almeno 30 anni, non rivelano molto sulla travagliata vita personale del geniale studioso che durante la II Guerra Mondiale contribui' a scardinare i cifrari segreti nazisti della macchina Enigma e la cui storia è stata interpretata di recente da Benedict Cumberbatch nel fim 'The imitation game'. Svelano però l'odio di Turing per gli Stati Uniti. In una lettera indirizzata al fisico Donald Mackay, infatti, che lo invitava a parlare ad una conferenza nell'aprile del 1953 il matematico risponde: "Non mi va di fare il viaggio, non mi piacerebbe. E poi io detesto l'America". Tuttavia, né in questa né in altre le lettere ritrovate ci siano spiegazioni sul perché Turing non amasse gli Stati Uniti.
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