Alcune frasi di stampo antisemita pronunciate da Abu Mazen hanno suscitato una valanga di critiche a livello mondiale. Secondo i media internazionali, il presidente palestinese ha detto che l'Olocausto è stato causato da alcuni "comportamenti sociali" tenuti dagli ebrei, come "l'usura, le banche e cose del genere".
Fra i primi a commentare, il premier israeliano, Benyamin Netanyahu, che ha detto che il leader palestinese è "antisemita e patetico".
Abu Mazen si è espresso "in una maniera che può essere definita solo come antisemita e negazionista della Shoah", ha detto il ministero degli affari esteri israeliano. Affermazioni che il ministero ha detto di respingere "con disgusto" e che "accusano gli ebrei del desiderio di distruggere se stessi". Dichiarazioni - ha continuato - che "usano stereotipi ed accuse proprie del lessico del classico antisemitismo".
"Il discorso pronunciato il 30 aprile dal presidente palestinese Abu Mazen conteneva commenti inaccettabili sulle origini dell'Olocausto e sulla legittimità di Israele - così in una nota il portavoce del servizio di azione esterna della Ue, Eeas -. Tale retorica gioverà solo a chiunque non voglia una soluzione a due Stati, che il presidente Abu Mazen ha ripetutamente sostenuto".
Abu Mazen (Mahmoud Abbas) ha pronunciato le frasi fatidiche durante il Consiglio palestinese, ieri a Ramallah, in un discorso di 90 minuti trasmesso in diretta tv. Ha negato che esista una relazione fra gli ebrei e la terra di Israele, definendo lo Stato ebraico un "prodotto coloniale" britannico.
Trattando anche dell'Ebraismo e delle origini di Israele - una storia scritta da "scrittori ebrei sionisti", ha detto - Abu Mazen ha ricordato come in Europa gli ebrei siano stati periodicamente massacrati nei secoli, fino alla Shoah. "Ma perché questo è accaduto?", si è chiesto. "Loro dicono: 'E' perché siamo ebrei'. Bene - ha continuato Abu Mazen, citato dai media -, vi porterò tre ebrei, con tre libri, che dicono che l'odio verso gli ebrei non è causato della loro identità religiosa, ma dalle loro funzioni sociali. E' un problema differente. Quindi la 'questione ebraica', che era diffusa in tutta Europa, non era diretta contro la loro religione, ma le loro mansioni sociali, legate all'usura, all'attività bancaria e simili".
Abu Mazen, secondo la Bbc, ha anche negato che gli ebrei di ceppo askenazita, quello diffuso in Europa orientale e Germania, siano semiti: gli Askenazi, ha detto "non hanno alcun rapporto con i popoli semiti".
Oltre a Netanyahu, anche il vicepremier israeliano Michael Oren in un tweet ha detto di Abu Mazen: "Quello sì che è un partner per la pace!". La Anti Defamation League (Adl), che svolge una campagna contro l'antisemitismo nel mondo, per bocca del ceo Jonathan Greenblatt, ha liquidato le dichiarazioni del leader palestinese come "asserzioni antistoriche e pseudo-accademiche".
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