"Ci sono motivi di temere grandi violenze" sabato a Parigi: è quanto affermano fonti dell'Eliseo citate dai media francesi, mentre si moltiplicano gli appelli dei gilet gialli a manifestare nella capitale e in tutta la Francia. Le fonti presidenziali evocano un "nocciolo duro di diverse migliaia di individui" che intendono venire a Parigi con l'intenzione "di battersi, di distruggere e di uccidere". Dinanzi ai rischi insurrezionali che scuotono il Paese, il presidente Emmanuel Macron ha annunciato ieri sera a sorpresa il definitivo annullamento dell'innalzamento delle accise sul carburante all'origine della mobilitazione dei gilet gialli, invitando alla calma.
Il Partito socialista, la France Insoumise e il Partito comunista francese depositeranno intanto una mozione di censura, ovvero di sfiducia, contro il governo, in piena crisi dei gilet gialli. "Abbiamo deciso di depositare una mozione di censura lunedì", ha detto il segretario socialista, Olivier Faure, durante una conferenza stampa all'Assemblea Nazionale. Benché promossa dai gruppi della sinistra, la mozione sarà "ampiamente" aperta ai deputati di tutti i partiti, ha precisato il deputato comunista Pierre Dhareville. Visti anche i numeri all'Assemblea nazionale, con una forte maggioranza di deputati En Marche, sono scarse le chance che la mozione possa ottenere il via libera dell'aula.
Profondo rosso, intanto, per Emmanuel Macron: il presidente della Francia perde cinque punti di popolarità in un mese, crollando ad appena il 21% di consenso, il livello piu' basso dalla suo arrivo all'Eliseo nel maggio 2017, secondo un sondaggio realizzato dall'istituto Kantar-Sofres-One Point per Le Figaro Magazine. Ieri sera Il premier francese Edouard Philippe ha annunciato una moratoria di alcuni mesi sull'aumento delle tasse sui carburanti che sarebbe dovuto scattare il primo gennaio in un gesto distensivo verso le richieste dei gilet gialli, le cui proteste stanno infiammando la Francia da settimane. La moratoria era una delle condizioni del movimento di protesta per avviare un dialogo, annunciato per oggi ma poi annullato per il rifiuto dei portavoce "moderati" di recarsi a palazzo Matignon dopo le minacce di morte ricevute da elementi più radicali.
"Bisognerebbe essere sordi o ciechi per non vedere o sentire" la collera dei francesi, "ne misuro la forza e la gravità", ha detto Philippe nel messaggio ufficiale alla nazione per placare la
rabbia dei gilet-gialli. Philippe ha anche annunciato la sospensione di "tre misure fiscali". Oltre alla moratoria sulle accise del carburante, le "tariffe di elettricità e gas non
aumenteranno questo inverno".
I portavoce dei gilet gialli tuttavia non accettano l'offerta del governo e sabato manifesteranno di nuovo: "Continueremo fin quando non ci sarà un vero cambiamento".
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